Si tratta di uno dei frutti più coltivati e consumati nella dieta occidentale: i pomodori. Tuttavia, se non riesci a digerirli o se provi disturbi intestinali dopo averli mangiati, potresti avere un’intolleranza ai pomodori.
I Sintomi dell’intolleranza ai pomodori
Vediamo innanzitutto qual è la differenza tra un’allergia al pomodoro e un’intolleranza. Infatti un’intolleranza al pomodoro può spesso causare sintomi simili a quelli di un’allergia. Tuttavia solitamente le allergie hanno un tempo di reazione più rapido e gli effetti si possono notare poco dopo il consumo. In questo caso è importante vedere un allergologo.
Invece a seconda della quantità ingerita e dello stato fisico del consumatore, a volte i sintomi di un’intolleranza al consumo di pomodoro possono manifestarsi anche dopo 72 ore dal consumo. Con un tempo di reazione così lento, le intolleranze ai pomodori possono venire erroneamente attribuite ad altri fattori. Per chi non ha un buo rapporto con i pomodori è comune l’associazione tra pomodori e diarrea ad esempio, come reazione allergica al pomodoro. Vediamo ora quali sono possono essere i sintomi più comuni dell’intolleranza al pomodoro:
- gonfiore;
- nausea;
- mal di stomaco;
- diarrea;
- vomito;
- eruzione cutanea;
- sensazione di prurito e fastidio alla gola;
- senso di spossatezza.
Inoltre i sintomi variando in base alla gravità a seconda dei singoli casi.
Intolleranze alimentari ai pomodori, le cause più comuni
Le cause che possono portare a sviluppare un’intolleranza ai pomodori possono essere le più disparate. Ad esempio i pomodori contengono sostanze chiamate alcaloidi che per alcune persone possono risultare irritanti. Inoltre la coltivazione comporta spesso l’uso di pesticidi e anche queste sostanze possono provocare disturbi
I problemi intestinali derivanti dal consumo di pomodori possono anche provenire da una risposta all’istamina. Infatti essendo ricchi di istamine, i pomodori causano diarrea e in alcuni casi possono causare prurito a viso, lingua e braccia, causando una risposta immunitaria.
Alcune persone possono avere una sensibilità agli additivi alimentari che forniscono colore o che migliorano il gusto. Oppure possono avere disturbi derivati da sostanze che inibiscono la nascita di batteri e che sono presenti nei pomodori in scatola. O ancora il problema possono essere i solfiti usati per conservare i pomodori secchi.
Per coloro che soffrono di malattia da reflusso gastroesofageo, l’alto contenuto di acido presente nei pomodori e nei prodotti derivati può contribuire all’irritazione gastrointestinale. Infine alcune condizioni mediche croniche, come la sindrome dell’intestino irritabile, rendono l’organismo più sensibile ad alcuni alimenti.
Intolleranza ai pomodori: rimedi
Se ritieni di soffrire di intolleranza al consumo di pomodoro potrebbe essere opportuno eliminarlo dalla tua dieta oppure a seconda della gravità e della frequenza delle reazioni, potresti semplicemente limitarne l’assunzione. I pomodori sono un alimento molto nutriente e uno spuntino facile che ti fornisce beta-carotene e vitamina C, nutrienti molto importanti.
Per questo motivo devono essere rimossi dalla dieta solo se assolutamente necessario e sotto indicazione di un medico o di un nutrizionista che possa consigliarti come bilanciare in maniera corretta l’alimentazione.
Nel caso dovessi provare a rimuovere completamente il pomodoro dalla tua dieta per un breve periodo di tempo, al fine di monitorare se i sintomi e se i fastidi si ripresentano, è opportuno ricordare che bisogna anche considerare che non è sufficiente eliminare il consumo del solo pomodoro fresco, ma anche di prodotti a base di pomodoro, tra cui i sughi per la pasta.
Pomodoro e intolleranza: come sostituirlo nell’alimentazione
Come alternative possiamo citare i peperoni gialli e rossi, ortaggi particolarmente indicati per arricchire le insalate o altre pietanze grazie al loro sapore marcato. Ma tutti gli ortaggi possono rappresentare dei validissimi sostituti dei pomodori all’interno di qualsiasi dieta. Possibilmente di stagione, così da esser freschi.
In caso di condimento per la pasta, spazio al classico olio e parmigiano, oppure al pesto o alla salsa ai 4 formaggi. O ancora carbonara, gricia, pasta alla norma. Ci sono tantissime ricette per tutti i gusti. Nel caso in cui si voglia mantenere un basso apporto calorico, sono indicati i carciofi, i broccoli, le cime di rapa e i cavolini di Bruxelles.
Altre alternative ai pomodori sono gli asparagi, i porri, il sedano, le rape, la verza, le cipolle, i funghi e le barbabietole. Tutte verdure dal sapore intenso e adattabili a varie pietanze. Una novità interessante per chi soffre di intolleranza al pomodoro è la Pomarola Bugiarda, una salsa biologica al sapore di passata di pomodoro ma che non contiene pomodori. La consigliamo per chi non riesce a rinunciare ad una buona pasta al sugo o ad una pizza, ma ha bisogno di eliminare il pomodoro dalla propria alimentazione.