Da utile strumento a indispensabile compagno di ogni momento. Non solo telefonate, ma soprattutto chat, notifiche, giochi, foto, mail e molto altro ancora. Scopri come verificare si ha una dipendenza da smartphone.
Come nasce la dipendenza da smartphone
La vertiginosa diffusione dei dispositivi tecnologici ha permesso allo smartphone di farsi strada nelle nostre case, nelle nostre vite e nelle nostre abitudini. Oramai è diventato pressoché onnipresente durante le nostre giornate. Utilizziamo talmente tanto questo dispositivo che, talvolta, la vita digitale che ci creiamo, sovrasta quella reale.
Come è possibile che ciò accada? La colpa è da attribuirsi all’ importanza che noi stessi diamo allo smartphone che, da strumento sensazionale ed utile, diventa terribile ed “incatenante”e crea uno stato di coinvolgimento sempre più prepotente.
Siamo ogni giorno più connessi ma…a cosa? Tramite il dispositivo super tecnologico che abbiamo tra le mani raggiungiamo un mondo virtuale, non fisico e ci stacchiamo da quello che nella realtà esiste, dagli affetti e dalle persone che ci sono vicine. Questo non accade solo ai millennials: la stragrande maggioranza della popolazione possiede un cellulare di nuova generazione, dagli adulti ai più piccoli. Le ricerche mostrano che il problema della dipendenza da smartphone, contrariamente a quanto si pensa, non riguarda solo gli adolescenti.
I giovani e la dipendenza da smartphone
Uno dei problemi più grandi riguarda probabilmente i più piccoli. Infatti sempre più spesso nei ristoranti o bar è possibile notare dei genitori che lasciano il bambino nel passeggino con il cellulare in mano. L’intento è quello di fare in modo che il proprio figlio possa stare tranquillo e il cellulare sostituisce il classico foglio bianco con qualche pennarello colorato. Tuttavia il livello di interazione e di fantasia che sviluppa il bambino tramite il disegno non è sovrapponibile a quello che ottiene visionando il proprio cartone preferito.
Anche i ragazzini che frequentano la scuola elementare e media, sono già alle prese con nuovissimi modelli di cellulari. Da una parte questi strumenti garantiscono ai genitori la sicurezza. Infatti in questo modo il genitore può sorvegliare il proprio figlio o chiamarlo per assicurarsi che vada tutto bene. Tuttavia i bambini usano gli smartphone anche per navigare su internet e sui social oppure per scaricare dei giochini virtuali, a discapito di una bella – e sana – corsa o dei classici giochi all’aria aperta come nascondino, guardie e ladri etc.
Anche nel caso degli adolescenti spesso i social network non contribuiscono all’aggregazione, ma spingono i ragazzi verso una situazione di solitudine ed isolamento. Inoltre le immagini e i modelli che ci vengono proposti possono contribuire a far sentire inadatti soprattutto quando si rivolgono ai più giovani.
La dipendenza da smartphone: uno dei problemi del secolo
Hai mai sentito parlare della Nomofobia? Si tratta della paura di restare sconnessi dal mondo. Quello che gli inglesi definiscono la Fear Of Missing Out, cioè la fobia di essere tagliati fuori. È proprio questo il termine tecnico che viene usato per indicare la dipendenza da cellulare.
Questo tipo di patologia fa leva sul funzionamento delle applicazioni. A causa delle notifiche che vengono ricevute in continuazione sul dispositivo mobile, gli utenti sono sempre e costantemente connessi, coinvolti in attività che tendono a saturare ogni attenzione distraendo da tutto quanto c’è intorno.
Quali sono i sintomi
La dipendenza da smartphone è una condizione che si manifesta come tante altre come quella derivante da fumo, alcol o droghe. Il soggetto che è colpito è invogliato ad avere continuo bisogno di interagire con le principali applicazioni social installate sul telefono, come Facebook, Twitter, Instagram o i giochi interattivi.
Chi è afflitto da questa dipendenza ricorre allo smartphone molto più del necessario, prolungando l’utilizzo in modo eccessivo. La dipendenza da smartphone può essere divisa in diversi stadi, controllabili prima che diventino veramente pericolosi e che necessitino quindi di trattamenti medici e/o psicologici.
I tratti comuni di questa problematica sono:
- manifestazione di uno stato di malessere quando il cellulare è scarico o non ha campo;
- atteggiamenti ossessivo/compulsivi;
- addormentarsi con il telefono tra le mani;
- avere una tendenza al controllo continuo delle notifiche, dei messaggi, degli aggiornamenti;
- ignorare le persone durante una conversazione;
- timore di perdere dati o informazioni.
Possibili rimedi e soluzioni
Ci sono piccoli accorgimenti che si possono sfruttare per non incappare nella patologia della dipendenza da smartphone o anche, semplicemente, per disintossicarsi un pochino.
In primo luogo, è possibile disattivare le notifiche dei social network, dei giochi e delle varie app che si hanno sul telefono. Un altro consiglio utile è quello di disattivare le app più “invadenti” o di nascondere le icone delle app che distraggono maggiormente, in questo modo, si è meno tentati di cliccarci sopra e, pressoché senza fatica, si riesce a diminuire il tempo che passiamo sulle app in oggetto.
Un’ulteriore opzione è quella di impostare un immagine dissuadente e motivazionale come sfondo: in questo modo, ogni volta che si prende in mano il telefono compare un remainder di ciò che è davvero importante e ciò che, al contrario, si può tralasciare, almeno per un po’ di tempo.
La soluzione più valida e drastica può essere quella di lasciare lo smartphone a casa per brevi periodi, oppure riporlo in un’ altra stanza mentre si legge un libro.
Anche se possono sembrare solo piccole idee. Se la necessità di avere sempre tra le mani uno smartphone il consiglio è quello di farsi aiutare da un esperto, un medico o psicologo garantirà la completa risoluzione della patologia.
