Ansia: i sintomi, le cause e come affrontarla

L’ansia è uno stato emotivo normale, la risposta naturale del tuo corpo a una situazione di stress. Tuttavia, se si avvertono regolarmente livelli elevati d’ansia,...

L’ansia è uno stato emotivo normale, la risposta naturale del tuo corpo a una situazione di stress. Tuttavia, se si avvertono regolarmente livelli elevati d’ansia, lo stato di agitazione dura a lungo o interferisce con la propria quotidianità, allora è opportuno non sottovalutare questo disturbo e le sue cause.

Che cos’è l’ansia

L’ansia viene definita come uno stato psichico che colpisce un soggetto più o meno cosciente ed è caratterizzato da una forte paura e preoccupazione senza nessuna motivazione vera e propria riguardo uno stimolo esterno. È correlata a un non adattamento dell’organismo a una determinata situazione. Questa serie di correlazioni provocano un senso di forte stress con delle conseguenze a livello fisico e psichico.

Riconoscere l’ansia

Ciò che caratterizza questo stato è l’interazione tra emozioni quali, paura, agitazione e preoccupazione. Sono associati a condizioni fisiche specifiche come ad esempio:

  • respiro corto,
  • dolore al petto,
  • palpitazioni,
  • tremolio,
  • nausea

La sintomatologia è quindi caratterizzata da iperattività del Sistema Nervoso Autonomo (o SNC) ed è una risposta del sistema simpatico (che assieme al sistema parasimpatico forma il SNC) che trasmette all’organismo la funzione fuggi o combatti.

ansia, sintomi e cause

Ansia e paura

L’ansia si discosta notevolmente dalla paura perchè è provocata da una situazione interiore e non da una paura causata da qualcosa proveniente dall’esterno. Ciò che costituisce l’ansia può essere racchiuso in circa quattro componenti, tra cui: somatica, cognitiva, comportamentale ed emotiva.

Per quanto riguarda la componente fisiologica, il cervello manda all’organismo una serie d’impulsi molto simili a quando si vive una condizione d’emergenza per cui si avrà un aumento della:

  • sudorazione,
  • pressione del sangue,
  • frequenza cardiaca,
  • flusso sanguigno.

La componente emotiva è caratterizzata da terrore, nausea, brividi e panico.

Per quanto riguarda il fattore cognitivo, l’organismo avverte una sensazione di pericolo. Infine, per quanto riguarda il fattore comportamentale, il soggetto affetto di ansia sente un pressante bisogno di fuggire o comunque tenersi alla larga da tutto ciò che è causa di ansia, siano esse persone o situazioni.

ansia e paura

Caratteristiche dei soggetti ansiosi

A seguito di alcuni studi clinici è emerso che la maggior parte dei soggetti affetti d’ansia tendono ad avere una personalità molto vulnerabile agli stimoli esterni e sottomessa. Secondo alcuni esperti esiste una sorta di correlazione tra i circuiti neurali che operano a livello dell’amigdala e l’ansia. Nel momento in cui il soggetto viene sottoposto ad un evento poco piacevole o avvertito come dannoso, le immagini della PET evidenziano un incremento del flusso sanguigno dell’amigdala. Ai pazienti analizzati durante questo esame, era già stato diagnosticato un problema di ansia moderata. Il risultato ha portato a ipotizzare che il disturbo d’ansia può essere definito come uno stato di protezione dell’organismo attivato al fine di evitare danni.

I disturbi causati dall’ansia

L’ansia non è una patologia fine a se stessa, ma viene suddivisa in altre sottocategorie, quali:

  • DAG (disturbo d’ansia generalizzato),
  • DP (disturbo di panico), fobie specifiche, fobie sociali,
  • DPTS (disturbo post traumatico da stress),
  • DOC (disturbo ossessivo-compulsivo).

Come già affermato in precedenza, l’ansia non provoca solo una sintomatologia a livello emotivo e psicologico, ma anche a livello fisico provocando degli stati di nausea, vertigini, fascicolazioni e tremore. Essi possono essere semplificati in:

  • iperventilazione alla quale fanno seguito spasmi e crampi,
  • ipersudoriazione con successiva perdita di Sali minerali (calcio, potassio, magnesio etc.), affaticamento dovuto a un’eccessiva tensione muscolare.

A questi disturbi si può associare un peggioramento di patologie già esistenti come i problemi respiratori, cardiovascolari, allergie e asma.

ansia e paura di volare

L’ansia e il panico

I sintomi, correlati all’ansia di lunga durata, possono compromettere il vivere quotidiano del soggetto. Il panico è un disturbo d’ansia che viene definito come uno stato di disagio o paura che ha inizio in maniera brusca e il cui picco arriva circa 10 minuti dopo l’inizio dell’attacco. Apparentemente sembra che questi sintomi compaiano dal nulla e in maniera improvvisa (dopo un momento di paura, esercizio fisico intenso o stress). I soggetti affetti da questa condizione talvolta pensano di essere colpiti da un attacco cardiaco e nonostante gli esami siano nella norma. Al prossimo attacco di panico pensano costantemente al fatto che il loro organismo non funzioni al meglio e anzi, ci sia qualcosa che non va. Alcuni abbandonano il lavoro, altri sono soggetti ad altri disturbi quali:

  • agorafobia (paura dei luoghi affollati),
  • claustrofobia (paura degli ambienti chiusi),
  • fino all’ipocondria (autoconvincimento che porta il soggetto a credere di avere una malattia).
ansia e attacchi di panico

Cos’è una fobia

Per fobia s’intende la paura di natura irrazionale durante la quali il soggetto evita qualsiasi contatto con un oggetto o situazione specifica. Si differenzia dall’attacco di ansia e dal panico proprio perché l’organismo riceve uno stimolo o una condizione precisa la cui risposta è la paura.

L’eccessivo timore degli oggetti o di specifiche situazioni (animali, ponti, sangue, coltelli etc.) viene riconosciuto dai soggetti che soffrono di una fobia, tuttavia il loro cervello riesce ad elaborare delle paurose conseguenze che si scatenano nel momento in cui entrano in contatto con quello che è causa della paura stesa. In genere le paure riguardano oggetti o situazioni precise, come ad esempio la paura dei ratti, dei ragni.

Una terza classificazione delle fobie è quella sociale. Questa si verifica quando le persone temono di essere giudicati in maniera negativa da altri soggetti. Il disturbo è caratterizzato da compulsioni o ossessioni. Le prime sono tutti quei comportamenti che il soggetto compie in maniera ripetitiva così da alleviare gli stati d’ansia. Le ossessioni sono molto simili e anch’esse consistono nel compiere un’azione specifica come controllare di aver spento il gas, chiuso la porta a chiave o aver svolto le azioni quotidiane.

Come affrontare l’ansia

Quando lo stato ansioso è eccessivo e prolungato è importante rivolgersi a uno specialista il quale saprà indicare il modo più opportuno per affrontare l’ansia. Uno dei modi di trattare gli stati d’ansia consiste nell’attuare uno schema dove si alternano farmaci ansiolitici e psicoterapia. I principali farmaci somministrati sono a base di benzodiazepine, tra cui il diazepam (Valium), Xanax e Rivotril. Bisogna tenere sempre bene a mente che le benzodiazepine se utilizzate nel lungo periodo possono dare assuefazione.

Per quanto riguarda la psicoterapia cognitivo-comportamentale, si tratta di una terapia attuata da uno specialista con lo scopo di affrontare le situazioni che generano ansia. La pratica si suddivide in alcuni punti principali:

  • sostituire i pensieri negativi,
  • sfidare le credenze autolesionistiche e false,
  • dare al paziente le giuste conoscenze così da poter superare le situazioni che generano ansia.
affrontare l'ansia

L’ansia e uno stile di vita sano

Oltre ai farmaci e alla psicoterapia cognitivo-comportamentale, gli specialisti attuano una terza terapia volta alla concentrazione del soggetto ansioso su se stesso, sulle sue esigenze mentali e fisiche. Rientrano in questa categoria:

  • una dieta sana ed equilibrata priva di sostanze eccitanti (caffè, zucchero, tè),
  • essere consapevoli di se stessi e del proprio corpo,
  • effettuare esercizio fisico in maniera costante ma non eccessiva,
  • imparare tecniche di respirazione,
  • ridere,
  • gestire lo stress, imparare alcune tecniche di rilassamento
  • partecipare a incontri di mutuo sostegno con lo scopo di conoscere altre persone con lo stesso problema, capire che non si è soli, raccontare la propria storia.

Tutte queste azioni hanno lo scopo di alleviare l’ansia e le paure ad essa correlate.

L’ansia da esame

L’ansia da esame è uno stato che si discosta leggermente dall’ansia cronica e generalizzata. La causa di questa condizione è dovuta a inquietudine e nervosismo avvertito dagli studenti. Riguarda situazioni come ad esempio:

  • l’imbarazzo verso un insegnante,
  • il rapporto tra i voti scolastici e il valore personale percepito,
  • il fatto di frequentare una classe che si ritiene essere di livello superiore a quello personale,
  • pressione,
  • perdita del controllo e simili.

Anche in questo caso la sintomatologia avvertita è: emicrania, vertigini, sudorazione, tachicardia e nausea.

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